Le aziende teatrali hanno subito negli ultimi anni numerosi mutamenti, originati, in primo luogo, dall'evoluzione normativa che, nel corso del tempo, ha tentato di regolare un settore che si trova spesso ad affrontare momenti di tensione non soltanto economica, ma anche sociale. La crisi economico-finanziaria che, investe da anni, queste istituzioni ha costretto i soggetti operanti nel settore a ricercare equilibri nuovi. In definitiva, oggi non si tratta più soltanto di bilanciare il complesso sistema di finanziamento tra contributi pubblici, sovvenzioni private e risorse autoprodotte. In un contesto sempre più insidioso, si rende pressante l'esigenza di raggiungere e salvaguardare equilibri in termini economici, finanziari e patrimoniali. Il presente lavoro si dedica non solo all'approfondimento degli aspetti di gestione di queste particolari realtà, ma tratta anche le questioni prettamente contabili relative: al bilancio di esercizio, e alla contabilità per l'alta direzione. La trattazione teorica è stata, in ultimo, arricchita con lo studio di una realtà operativa di particolare interesse. Nell'ultimo capitolo ci siamo, infatti, dedicati all'osservazione del caso del Teatro alla Scala di Milano. Il confronto tra gli aspetti teorici e le risultanze empiriche ci ha consentito di sviluppare alcune considerazioni di sintesi, utili per la "chiusura" del percorso di ricerca intrapreso.