La scomparsa recente e prematura di James Gandolfini, il mitico Tony Soprano, ripropone l'originaria confusione tra realtà, arte e pensiero. All'inizio era il teatro, per i greci antichi luogo di farsa e tragedia della vita, palcoscenico del pensiero, dei suoi incubi e delle sue utopie. Oggi sono gli effetti speciali e l'estetica assoluta delle serie tv, tra cui "I Soprano" spicca per la potenza catartica di una mirabile rappresentazione della violenza. Uccido dunque sono. Tra darwinismo sociale da tardo capitalismo consumistico ed eterni istinti dell'animale uomo, questo libro si addentra nella filosofia che ci tiene incollati al video anche per le scene più scabrose. A farci spalancare occhi e mente non è il lato morboso del voyeurismo, ma l'eterna sete del sapere. La sete che vede rappresentate degnamente tutte le sfumature dell'essere umano solo nei migliori prodotti della società dello spettacolo. Dove l'eterna sovrapposizione tra realtà e finzione è solo l'inizio della scienza.