L'enunciato tematico "storia e metastoria" costituisce la chiave di lettura di tutta l'opera di questo autore che soltanto da poco ha ritrovato la sua giusta collocazione tra i pensatori di rilievo della prima metà del secolo scorso. La storia è epifania del divino e insieme tensione al divino e, nell'unità dialettica di questi due momenti, si attua la sorte duplice e insieme comune e inscindibile dell'uomo e di Dio. La forma poetica in cui si esprime Karsavin nei "Sonetti" non è soltanto strumentale al suo pensiero religioso, ma di questo rappresenta il momento più alto ed essenziale. Ultima opera, scritta in prigionia essa suona quasi preghiera a Dio e insieme testimonianza agli uomini di una comune speranza.