Il volume colma una grave lacuna storiografica riguardante il Sud, e la Sicilia in particolare, nella Grande Guerra. La quantità di richiamati alle armi, il numero di caduti, la presenza di decine di migliaia di profughi e prigionieri, la centralità della produzione agricola siciliana per gli approvvigionamenti dell'esercito smentiscono lo stereotipo diffuso di una guerra prevalentemente "settentrionale" e ripropongono il tema del coinvolgimento del Sud nel primo conflitto mondiale. Gli autori ne ricostruiscono la storia dando voce alle tante donne, fanciulli e uomini comuni i cui destini, insieme a quelli di milioni di altre persone, furono travolti da quel terribile evento.