Questo libro è un caleidoscopio di emozioni che avvolge e travolge il lettore, moltiplicando motivi di riflessione e possibilità di scoperta. I tredici racconti proposti sono in parte frutto della complicità letteraria che unì l'autore a scrittori e poeti quali Adriano Amati, Alessandro Gennari e Alberto Cappi. Assieme a questi, Stefano Iori diede vita alla rivista La Corte di Mantova, che venne pubblicata dal 1988 al 1994 e di cui fu direttore responsabile degli ultimi numeri. Alcuni testi apparvero, dal 1972, su altre riviste e antologie. Il volume comprende quattro inediti. I brevi cammei de "I semi dell'incanto" sono singole, sorprendenti pennellate che costituiscono un coeso manufatto nel quale ciascun testo concorre a completare un vero e proprio affresco. La frammentarietà di ciascuna porzione è condizione essenziale per delineare un viaggio, esistenziale e letterario, che traversa il tempo, annullandone i confini. Sogno, mistero e straniamento sono i cardini attorno ai quali si condensa la scrittura, sempre animata da studio e spirito di ricerca.