Prendete una dose di depressione calvinista, irroratela con un po' di senso di colpa cattolico e lasciate macerare per circa trecento anni in ambiente freddo, buio e umido. Guarnite, poi, con tartan sgargiante e ridicolo, e accompagnate il tutto con fiumi di birra. È questa la Scozia di Irvine Welsh, nonché l'habitat, livido e tutt'altro che inerte, in cui si svolgono le gesta dei due protagonisti del libro: Danny Skinner e Brian Kibby. Il primo, poco più che ventenne, ispeziona ristoranti per conto del Comune, beve come se glielo avesse prescritto il medico e si porta a letto tutte le ragazze disponibili. Il secondo è un collega, anche lui giovanissimo, ma agli antipodi per forma e sostanza: astemio, timorato di Dio e terribilmente imbranato con le donne. Odio a prima vista...