Il protagonista è Leonardo Pisano detto Fibonacci, nato a Pisa verso il 1170 da Alessandra e Guglielmo, facoltoso mercante e agente commerciale a Bugia. A Leonardo Pisano si deve la diffusione in Occidente del sistema di numerazione indo-arabo e della nuova matematica. Il libro narra in forma romanzata le vicende esistenziali del matematico e i viaggi che fece nei Paesi musulmani, riconducendosi alla scienza degli astri, principali punti di riferimento, sin dalle epoche più remote, per il calcolo del tempo e dello spazio, una disciplina tanto cara agli Arabi e che l'autrice immagina sia stata oggetto di interesse da parte dello stesso Fibonacci, insieme alla astrale ed esoterica geometria dei monumenti del complesso del duomo pisano, in primis il campanile, sorti in un luogo sacro agli Etruschi, per i quali la volta stellata avrebbe dovuto disegnare in terra il templum. La storia vera e l'inventiva si rimescolano, dischiudendo i molti e fantastici segreti della vita di un uomo straordinario che diede nuovo impulso scientifico e umano a una società in piena crisi culturale; e i suoi sogni mai realizzati risultano altrettanto decisivi nell'ambito delle radicali scelte esistenziali che egli seppe intraprendere.