È il bisogno di raccontare delle storie - reali o immaginarie - vissute sulla scena di un ipotetico ma ben riconoscibile paese del Basso Cilento, dettato da legittimo desiderio di riuscire a coglierne e fissarne la loro antropologica esemplarità, al di là di qualsiasi aura di autobiografismo: nasce da qui questo libro di Pierpaolo De Luca, che fin dal titolo promette dietro una veste vagamente romanzesca, ricca com'è di atmosfere, trame e agnizioni, la sua anche cruda verità di rappresentazione dei complessi rapporti sociali tra classi dominanti e ceti emergenti con strascichi neppure ancora completamente sopiti e risolti ai nostri giorni.