«I testi presenti in questa raccolta d'esordio di Andrea Burato sono piccoli affreschi di vita vissuta, tutti caratterizzati da un rapporto intimo con la lingua e i luoghi. Soprattutto spicca il rapporto con Verona, la sua città. (...) Verona è un'alterità profonda con cui l'autore talora litiga e talora dialoga sempre segnato da una profonda tensione nei confronti di chi non sempre mantiene le promesse come accade con un'amante con la quale tuttavia non si smette mai di avere un'intesa perché siamo quello che siamo solo grazie alle città in cui siamo nati, in cui abbiamo vissuto, in cui viviamo e in cui, eventualmente, vivremo.» (dalla Prefazione di Giuseppe Cerbino)