Ancor prima che Roma si affermasse sui famosi sette colli che emergono dalla piana tiberina a poco più di venti chilometri dalla foce del fiume, la tradizione ci mostra alcune città già in efficienza sulla cerchia dei monti che contornano l'ampia valle, etrusche e sabine al Nord, come Veii, Cures e Fidenae; latine e volsche all'Est e al Sud, come Tibur, Praeneste, Alba, Lanuvium e Velitrae, oltre alle città della costa, Laurentum, Lavinium, Ardea e Antium. L'origine vera di queste città si perde nella oscurità dei tempi e la tradizione assai spesso complica di più le cose anzichèé chiarirle; a fondatori di esse vengono chiamati gli eroi mitici del Lazio, e le storie locali, per nobilitare la propria origine, si riannodano quasi tutte al ciclo troiano, colmando con piacevoli, ma del tutto irreali favole, i secoli che passano tra la fine del secondo millennio e l'VIII-VII sec. a.C., allorquando i reperti archeologici cominciarono a farci un po' di luce sulla formazione delle civiltà nell'antico Lazio. In quest'epoca vediamo innalzarsi, o isolatamente, o nell'ambito delle città stesse, alcuni santuari che divennero poi celebri in tutta l'antichità.