Lo smarrimento dopo la rovina, un deserto di transizione da attraversare con il cuore in mano, dove l'anima completamente nuda, purificando se stessa, abbandona alcuni artifici del passato, recupera la spontaneità del linguaggio. In un tempo che si protrae come un purgatorio dantesco, l'anima avanza, fra trappole e reminiscenze infernali, declamando con grande enfasi i propri Salmi oscuri del tempo.