I radicali e repentini cambiamenti che contraddistinguono sempre più intensamente l'ambiente economico attuale richiedono alle aziende un ripensamento sistematico del proprio "modo di essere", della dimensione che le caratterizza, del loro portafoglio di aree strategiche d'affari, delle alleanze instaurate con altre unità, e altro ancora. Ciò, avendo come obiettivo di fondo la creazione del valore per la proprietà e gli stakeholder in genere. Nel contesto accennato, le operazioni di finanza straordinaria aventi per oggetto "rami d'azienda", ovvero complessi aziendali in "scala ridotta", quali ad esempio le cessioni, i conferimenti e le scissioni, sono sempre più frequenti. Nonostante questo, il fenomeno "ramo d'azienda" raramente è stato indagato in modo sistematico, in Italia come all'estero. Se ne parla, in effetti, soprattutto in opere che descrivono, da varie angolazioni (finanziaria, giuridica, contabile e bilancistica, valutativa, fiscale, ecc.), le operazioni di "Merger and Acquisition" [M&A], ma lo si fa solo in modo strumentale allo svolgimento di altri temi principali. La conoscenza più approfondita della realtà di cui si tratta, a giudizio di chi scrive, è utile, invece, per almeno due ragioni: ai fini della corretta valutazione economica del complesso oggetto di trasferimento.