Il ruolo dei Presidenti di Assemblea parlamentare è stato, nel corso degli ultimi vent'anni, oggetto di trasformazioni il cui significato è assai dibattuto, anche in relazione al loro carattere permanente o transeunte e alla loro natura "fisiologica" o "patologica" (in rapporto alle dinamiche della forma di governo). I lavori qui raccolti, frutto di ricerche originali condotte da costituzionalisti che si occupano anche di diritto parlamentare, si pongono l'obiettivo di dipanare tale dibattito offrendo un'analisi dettagliata dei molti poteri e delle tante "vesti" in cui operano i Presidenti di Assemblea. Sono dunque esaminati i poteri presidenziali nella classica dinamica tra maggioranza e opposizione, ma anche quelli nelle sessioni di bilancio, o quelli che incidono sui gruppi o sulle commissioni parlamentari (e sui loro Presidenti). Sono affrontati inoltre profili normalmente sottaciuti ma essenziali, quali i rapporti con i Vicepresidenti o il ruolo spettante, a inizio legislatura, al Presidente provvisorio. Un'attenzione specifica è rivolta al versante "relazionale" dell'attività dei Presidenti delle Camere, in ambito internazionale oltre che nei rapporti con il Presidente della Repubblica e con la Corte costituzionale (e la sua giurisprudenza). Infine, due contributi sono dedicati al ruolo dei Presidenti delle Assemblee regionali.