Scritta da Pietro Castellitto, e arricchita di contenuti inediti, tra cui un'introduzione dello stesso regista e un reportage fotografico dal backstage, la pubblicazione della sceneggiatura de "I predatori" ribalta il rapporto tra cinema ed editoria: se i film vengono tratti dai libri, anche i libri possono essere tratti dai film. La lettura, infatti, consente l'accesso a una trama più intima e segreta di quella messa in scena sul grande schermo, e il lettore può prendere parte a un gioco di (ri)costruzione dei personaggi e delle identità, a una rimodulazione della storia, sottraendola al monopolio del regista che dismette i panni di demiurgo assoluto per vestire quelli del narratore tout court. Grazie a questa edizione possiamo vedere sotto una nuova luce l'incontro-scontro tra due famiglie, i Pavone e i Vismara, proletari neofascisti i primi e borghesi e intellettuali gli altri, entrambi impegnati a farsi strada con ogni mezzo nella giungla romana dove non ci sono vittime ma solo predatori.