La notte del 31 dicembre del 1993 il mondo si svegliò con una notizia sorprendente. Nel Chiapas, una remota regione messicana, la popolazione indigena era insorta, riversandosi in armi nelle strade di San Cristóbal de las Casas: «Scusateci tanto», comunicò un guerrigliero ai turisti infastiditi, «ma questa è una rivoluzione». I pirati della selva di Mario Balsamo veste quella che è una storia ancora in corso con gli abiti del romanzo storico, tornando a dare voce alla massa di «dimenticabili» protagonista dell'epopea zapatista: Rafael Sebastian Guillén Vincente alias Subcomandante Marcos e il vescovo Samuel Ruiz con la sua scorta di catechisti scalzi, ma anche gli uomini in giacca e cravatta del Fondo Monetario Internazionale. È contro di loro che tornano alla battaglia figure memorabili, da Emiliano Zapata a Don Chisciotte della Mancia, in una costruzione attenta e partecipata di eventi epocali: testimonianza di un cambiamento non solo necessario, ma anche possibile. Postfazione di Alfio Nicotra.