"I paradossi dell'infinito" sono l'ultima opera di Bernard Bolzano, pubblicata postuma nel 1851 e rimasta a lungo sconosciuta alla maggior parte degli studiosi. Si può dire che il primo vero e proprio riconoscimento ufficiale tributato a quest'opera sia stato quello di Georg Cantor, nel 1883, seguito nel 1913 da Edmund Husserl, che ne esaltò l'acutezza e la precisione. Oggi l'importanza di Bolzano è universalmente riconosciuta e in particolare questo libro, dedicato nella sua parte principale ai paradossi dell'infinito nel campo della matematica, introduce concerti che stanno alla base di tutta la moderna teoria degli insiemi. Per la prima volta nella storia della matematica Bolzano introduce qui esplicitamente il concetto di insieme, distinguendolo da quelli di aggregato, moltitudine e somma, e caratterizza gli insiemi infiniti come dotati della proprietà caratteristica di poter essere messi in corrispondenza biunivoca con un loro sottoinsieme proprio.