"I miei fantasmi" è un'antologia di racconti brevi con tematiche varie, legati tra loro da due fili conduttori: l'elemento fantasy e l'approfondimento psicologico dei personaggi, che gioca sui problemi della mente, sulle ossessioni, sui sentimenti e sulle conseguenze che gli eventi, traumatici o meno, possono avere sulla psiche umana. In tale prospettiva i due elementi tendono a sovrapporsi, dal momento che il primo può spesso diventare metafora del secondo: un fantasma può essere una paura o un ricordo; un teschio il senso di colpa; la reincarnazione in una lepre il desiderio di restare accanto alle persone amate anche dopo la morte; dietro a un angelo si può nascondere la speranza di superare un'aggressione; una leggenda sui temporali può derivare dall'abitudine che gli uomini hanno sempre avuto di dare ai fenomeni naturali una spiegazione; e l'arte stessa, quando assume i connotati di una magia, può trasformarsi in una dipendenza per chi non sopporta la noia e il grigiore della vita reale. I fantasmi di cui l'opera tratta non sono solo quelli tipici dei racconti dell'orrore: sono anche, e soprattutto, i fantasmi della mente e del cuore.