Visionari ma allo stesso tempo iperrealistici, apparentemente incomprensibili ma di una semplicità disarmante, divertenti e ironici e, al contempo, estremamente tragici, i racconti di questa nuova raccolta indagano, attraverso una scrittura pungente e, spesso, quasi surreale, i temi cari alla letteratura: la vita, la morte, il cosmo, lo scrivere. Attraverso questi suoi scritti, Gianni Toti spazia, apparentemente senza regola, all'interno della brulicante materia che la sua mente produce. "Una scrittura nuda, essenziale, la parola scavata, indagata, talvolta travolta in sorprendenti significanze" (dalla prefazione di Giovanni Perego).