La storia di Isaia è inserita in un lembo di terra dei Nebrodi, nell'immenso e disteso verde del bosco di Malabotta e sul pianoro dell'Argimusco dove domina la litica figura dell'Orante, la "Grande Madre". È la storia di una metamorfosi interiore descritta nelle lettere rinvenute in una caverna; in esse emergono le esperienze, le emozioni di Isaia e la vita del Borgo. Leggerle è come sfogliare un libro di storia, è un immergersi in uno spazio di tempo lontano, in una realtà storica di fine '800 ed inizio del '900 siciliano.