Il libro, che è il frutto di una lunga esperienza maturata sul campo dall'autore nella sua attività prima nella Cgil e poi nell'Area sapere del partito dei Democratici di Sinistra, indaga le ragioni della difficoltà a prendere sul serio la priorità del sapere e a farne davvero il nuovo parametro di riferimento delle politiche economiche, di quelle del lavoro, del welfare, della cittadinanza. Ma insieme mette in luce i cambiamenti necessari nei luoghi in cui il sapere riproduce se stesso, la scuola, l'università, i centri di ricerca, per superarne la crescente tendenza a una dimensione autoreferenziale e metterli in grado di rispondere alle crescenti e sempre più diversificate domande che la società pone loro.