E' la prima mostra che viene dedicata a Giovanfrancesco Rustici, scultore nato nel 1475 a Firenze, formatosi nel celebre Giardino di San Marco sotto la protezione di Lorenzo il Magnifico, erede della lezione delle botteghe di Andrea del Verrocchio e Benedetto da Maiano. Vicino a Leonardo, di cui fu allievo e collaboratore, Giovanfrancesco fu anche amico e sodale di Andrea del Sarto, Iacopo Sansovino, Domenico Puligo e Baccio Bandinelli e anticipò il Rosso Fiorentino e Benvenuto Cellini nell'accettare l'invito di Francesco I - sovrano francese cui si lega la nascita della cosiddetta Scuola di Fontainebleau - trasferendosi in Francia nel 1528, dove morì nel 1554. Punto focale della mostra è il capolavoro del Rustici, la Predica del Battista, gruppo scultoreo di tre grandiose figure in bronzo alla cui progettazione e realizzazione partecipò Leonardo da Vinci e che fu innalzato sopra la Porta Nord del Battistero fiorentino nel 1511. L'opera è stata sottoposta ad un impegnativo restauro (portato a compimento nel 2008), che ne ha restituito lo splendore di materia e concezione: impresa questa sostenuta dall'Opera del Duomo di Firenze e dal generoso contributo dei ''Friends of Florence''. La presenza in mostra del monumentale gruppo scultoreo offre una duplice, immancabile opportunità: da un lato, di dimostrare il contributo di Leonardo alla sua creazione attraverso il confronto con autografi leonardeschi e dall'altro, di ricostruire per la prima volta la personalità artistica del Rustici, messa in luce dagli ultimi studi. La mostra presenterà infatti una rassegna pressoché completa delle sue opere (invetriati, marmi, terrecotte, dipinti e altri bronzi di medie e piccole dimensioni), a testimonianza della sua grande versatilità tecnica e delle caratteristiche del suo stile. Accanto alle opere del Rustici conservate al Bargello - come la monumentale pala robbiana del Noli me tangere o la Zuffa di cavalli e cavalieri in terracotta, ispirata alla Battaglia di Anghiari di Leonardo - completeranno l'esposizione i pezzi maggiormente significativi riconosciuti alla sua mano, oggi divisi fra i più importanti musei europei e americani. La mostra si terrà al piano terreno del Museo, nelle sale che hanno già accolto (nel 2008) l'altro gruppo bronzeo del Battistero di San Giovanni per la rassegna monografica dedicata a Vincenzo Danti, a conferma di una meditata continuità progettuale e scientifica, fra le direzioni del Museo Nazionale del Bargello e dell'Opera del Duomo di Firenze. Il progetto scientifico della mostra, diretta da Beatrice Paolozzi Strozzi, è a cura di Tommaso Mozzati e Philippe Sénéchal, autori di due recenti monografie sullo scultore.