In questo suo primo lavoro Gatti ripercorre uno dei periodi più complessi della vita politica del secondo dopoguerra italiano. Una fase che indusse il Presidente della Repubblica Sandro Pertini ad affidare la guida dell'esecutivo a un uomo che, seppur appartenente a un piccolo partito quale era il Pri, avesse un alto senso delle istituzioni e un fortissimo rigore morale come, appunto, Giovanni Spadolini. Durante i suoi due governi (dal 28 giugno 1981 al 7 agosto 1982 il primo e dal 23 agosto al 13 novembre 1982 il secondo), che furono i primi non presieduti da un democristiano, vennero affrontate gravi emergenze come quella della moralizzazione politica e partitica dopo lo scandalo P2 e quella della profonda crisi economica che affliggeva da anni il paese. Le misure adottate dai due governi Spadolini si rivelarono degli strumenti fondamentali per il rilancio della programmazione economica e, per gli anni a seguire, al fine della risoluzione dell'emergenza terroristica. Ma soprattutto, attraverso i due esecutivi, Spadolini ridiede centralità e nuovo vigore alla Presidenza del Consiglio e alle istituzioni della Repubblica attraverso un ritorno ai dettami della Costituzione.