Il percorso di Massimo Campanini tra Islam e Occidente ha inizio dal mito di Odisseo, attraversa il pensiero di Dante, pellegrino celeste e profeta politico, lettore compartecipe e profondo del poema omerico, riflette sull'ascensione celeste del profeta Muhammad e arriva fino al filosofo-poeta indiano Muhammad Iqba-l, epigono di un Nietzsche sottratto al suo stereotipo di pensatore "maledetto". Dopo "L'Islam, religione dell'Occidente", un'altra opera per ricercare nei concetti di viaggio e di tempo le radici e le affinità tra due universi culturali erroneamente dipinti come distanti, ma originati dalla medesima radice abramitica.