Nell'ambito del medesimo territorio danneggiato da un sisma, alla ripetitività delle forme della distruzione si contrappongono esiti delle ricostruzioni sensibilmente diversi. Nel caso della Marsica, regione abruzzese devastata dal terremoto del 1915, le scelte attuate nella fase emergenziale hanno prodotto rifondazioni in aree in precedenza non urbanizzate, con procedure ed effetti tali da alimentare un'ampia e diversificata casistica. Una delle più nitide manifestazioni è riscontrabile nei "raddoppi" di vari abitati nell'area colpita dal terremoto. Esatto contrario della duplicazione è invece la rinascita post sisma di Massa d'Albe e Corona (AQ): paesi in origine nettamente separati e poi uniti, caso più unico che raro, in ragione della peculiare distribuzione dei nuovi fabbricati.