In posizione focale nel quadrilatero padano, i Depositi Locomotive di Bologna Centrale e San Donato hanno, da sempre, avuto un ruolo fondamentale per le riparazioni cicliche e per la trazione di tutte le categorie di treni. Grazie alle immagini di Franco Dell'Amico, Roberto Cocchi, Alberto Perego, Carlo Pozzi e Maurizio Tolini, ripercorriamo il lungo travaglio storico fra due epoche di automotori, locomotori e automotrici che hanno concluso la loro carriera al "Deposito del Lazzaretto". Dopo la chiusura dell'impianto di San Donato a seguito del vertiginoso collasso del traffico merci al carro a favore del vettore automobilistico, lo scalo venne abbandonato ed utilizzato per l'accantonamento dei rotabili in attesa di demolizione. Nel 2017 la lungimiranza di RFI ha individuato nell'impianto di San Donato la possibilità di realizzare un circuito test sulla falsariga dei "track-test" europei di Velim e Wildenrath, con l'obiettivo di competere sul mercato internazionale a 3kV. e 25 kV. Il circuito si estende per 5759 metri, di cui 2000 a doppio binario. Staccato dalla rete nazionale, consente la circolazione di ogni tipo di rotabile, anche privo del certificato di sicurezza.