Attraverso lo sguardo dell'Altro, si vuole mostrare e recuperare l'esperienza del Levante, inteso come archivio sonoro, visuale e letterario di un Mediterraneo non ancora ingabbiato dai rigidi confini degli Stati-nazione, tracciando un'inedita mappatura geografica del Medio Oriente che utilizza il cinema come agente di storia. La decostruzione della logica distanziatoria sionista, che proietta forme di nazionalismo innestato su politiche coloniali, restituisce così un immenso patrimonio di simboli, concetti ed influenze della componente ebraica nel mondo arabo-islamico.