Un giovane uomo nativo di Alcamo, da tre anni lavora come agente in un penitenziario nel nord Italia. Ha lasciato il suo paese dopo l'assassinio di sua sorella, incapace di elaborare il trauma della perdita e spinto dalla necessità di trovare lavoro per poter mantenere la madre e la nipote rimasta orfana in Sicilia. Il carcere è un'isola dove leggi non scritte sono taciti Comandamenti che vengono tramandati da chi ci vive. È proprio qui, dove il senso di ogni gesto, sguardo, parola, è amplificato nell'eco di un tempo dilatato, tra le pieghe di vite bruciate dalla droga e dal crimine, che il protagonista ritroverà se stesso, il modo per accettare il proprio destino e la strada per tornare a casa.