Henry Moore (1898-1986) è stato con Giacometti, Brancusi e Calder uno dei maestri indiscussi della scultura del Novecento. In questo saggio semplice e immediato come gli altri volumi della collana Sorbonne, il curatore ne racconta anche il periodo "italiano" di metà anni Settanta, in occasione della grande mostra di Firenze e della scultura donata alla città di Prato e diventata simbolo della città toscana. Una rilettura critica e scientifica ma anche umana del percorso artistico di uno dei più importanti scultori del secolo scorso.