HAGAKURE. IL CODICE DEL SAMURAI

L'Hagakure è il codice di condotta del samurai. In quest'opera, il vecchio monaco Yamamoto Tsunetomo (1659-1719) ha condensato gli aneddoti e i ricordi del suo passato di guerriero, sperando così di istruire le nuove generazioni e sottrarle al clima di decadenza morale che si stava diffondendo in Giappone. Le sue riflessioni ruotano soprattutto intorno al servizio e alla fedeltà assoluta dovuti dal vassallo al proprio signore, al senso dell'onore, al disprezzo della morte, al significato della vendetta, al valore della sincerità. Benché siano passati tre secoli dalla sua composizione, l'Hagakure continua ad affascinare Oriente e Occidente, come dimostra in tempi recenti l'originale rivisitazione dell'opera nel film Ghost Dog di Jim Jarmusch. Postfazione di William Scott Wilson.

L’“Hagakure” è uno dei più importanti testi della tradizione giapponese. Sotto forma di aneddoti, consigli, ricordi, storie, aforismi, trasmette il “codice” dei Samurai, i guerrieri giapponesi che dal 1160 al 1868 sono stati al centro della società feudale nipponica. L’“Hagakure” fu dettato dal suo autore a un discepolo nel corso di sette anni, in un’epoca di decadenza del ruolo del Samurai. Tsunetomo in vecchiaia si chiuse in un monastero buddhista e istruì un giovane allievo in merito al codice d’onore dei Samurai. Il Manga racconta la storia di un giovane che lascia la sua famiglia e va in cerca di una risposta alla sua sete di verità. Tsunetomo accetta di educarlo e rievoca la sua vita e le gesta dei grandi Samurai, trasmettendogli la dura lezione del “bushido”, che unisce coraggio, spirito di sacrificio e desiderio di riparare alle ingiustizie, anche al prezzo della vita.