Furono noti col nome latino Claromonte, quindi con quello francese Clermont, poi con quello catalano Claramunt, indi in Sicilia con la terminazione Chiaramonte. Alcuni storici evocano un Dalmau Clermont che nel IX secolo si pose al servizio del conte Borrell per combattere gli Agareni in Catalogna. Fra i suoi discendenti fiorirono crociati, cavalieri, frati ospitalieri, templari, gran maestri e visconti. Ebbero come blasone un monte d'oro con un fiore di lys in cima, su campo rosso. Il destino del ceppo cadetto dei de Claramunt, che poi metterà radici in Sicilia, fu quello di seguire i re d'Aragona nelle battaglie, soprattutto contro i mori, per trarne prestigio e potere con la forza della loro spada. Nel 1282 i siciliani si ribellarono al regime di Carlo d'Angiò. In Sicilia arrivò il re Pietro d'Aragona, la cui moglie Costanza vantava la corona di Sicilia usurpata dal d'Angiò. Con la flotta reale aragonese arrivò pure Guillem de Claramunt, sergente dei templari. Nel 1282 Pietro venne incoronato re di Sicilia, ma nel 1285 morì e per dieci anni i figli Giacomo e Federico si contesero il regno.