"La guida alla lettura della Crisi delle scienze europee" di Husserl è uno strumento didattico rivolto agli studenti e agli studiosi che, sempre più numerosi, si dedicano allo studio del fondatore delle fenomenologia. Si tratta dell'opera postuma finale e più matura in cui la filosofia di Husserl si riassume nell'atto stesso di aprirsi "sempre di nuovo" ad ulteriori ricerche, in particolare sul tema della storicità e "del mondo della vita", con cui il filosofo intende non solo una conoscenza di tipo prescientifico, ma quel tipo di conoscenza che sta a fondamento di tutti gli altri e a cui si perviene per intuizione. Inoltre il testo indaga sulla sempre attuale questione della crisi della filosofia come scienza iniziata con Galileo Galilei e "corretta" per la prima volta da Cartesio. Il volume è suddiviso in capitoli dedicati alla genesi, poi alla struttura e alla vera e propria analisi articolata dell'opera e alla sua fortuna, ed è corredato di una bibliografia completa. In questa edizione compaiono anche i testi integrativi (Dissertazioni e Appendici) posti dal curatore della prima edizione tedesca, in chiusura dell'opera: questi testi vi figurano dunque non per volontà diretta di Husserl ma per una scelta editoriale del curatore, che ha ritenuto opportuno integrare l'opera con una serie di brani che, per cronologia e omogeneità tematica, sono riferibili al periodo di composizione della crisi e attribuibili univocamente a specifici passi di essa.