La situazione in cui l'Occidente si trova a partire dallo scoppio della guerra in Ucraina, nel febbraio 2022, in parte per colpe proprie e in parte per il progetto egemonico di Putin, ha radici che vanno rese evidenti e prospetta conseguenze che non possiamo fare finta di non vedere. Questo volume non si ferma alla cronaca del conflitto recente e localizzato, ma recupera analiticamente la memoria degli ultimi tre decenni, su scala mondiale, per far capire come siamo arrivati a questo punto. A tal fine esamina l'involuzione autoritaria della Russia, il miope cinismo occidentale e le ambizioni orientali prendendo in esame i fattori militari, politici ed economici. A essi aggiunge un elemento in più che nelle analisi geopolitiche non viene abitualmente considerato, nonostante sia uno dei motori delle attuali vicende: l'aspetto della guerra di idee. Infatti, esaminare quali sono le istanze ideologiche di Putin e dei suoi collaboratori è indispensabile per capire chi si ha di fronte, così com'è necessario conoscere l'eroismo (ignorato nella più parte dei casi, ma in certi altri clamoroso) di decine di migliaia di cittadini russi che, da due anni, rischiano vita e libertà per affermare la propria volontà di pace.