"Liberazione vuol forse significare nel secolo nuovo cittadinanza attiva, non solo per dare investitura alla rappresentanza democratica ma anche nell'esercitare a sussidio delle istituzioni ogni iniziativa utile al bene comune e alla pace. Chi ritenga troppo oneroso o utopistico investire di più nella buona volontà dei cittadini che non nell'attesa di buone scelte delle istituzioni, pensi a quel che rischiarono i partigiani, i soldati, i civili nella guerra di Liberazione per preparare per noi le conquiste di quel migliore avvenire che, con ingratitudine o incoscienza, rischiamo di non sapere difendere".