Nata tra i monti selvaggi della Sardegna, Grazia Deledda (1871-1936) ha sfidato le convenzioni del suo tempo per trasformare la storia e le tradizioni della Barbagia in un canto universale. Sul legame profondo con la sua terra natale ha costruito il proprio universo letterario, ha scritto più di trenta romanzi, quasi quattrocento novelle e un densissimo epistolario: tra i suoi capolavori si ricordano Elias Portolu, Cenere e, soprattutto, Canne al vento, che le valse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1926 - prima donna italiana a esserne insignita. Laura Vallieri traccia un profilo di questa voce, tra le più potenti della letteratura italiana, una vera pioniera che con sguardo acuto e appassionato ha superato barriere culturali e temporali, rivelando la bellezza e la complessità della condizione umana.