Questo libro si propone di mettere in luce alcuni dei caratteri specifici delle città italiane nel contesto europeo, fra il tardo Medioevo e la prima Età moderna. Significativo è lo stesso termine che le designa: città, riservato ai grandi comuni cittadini che sono anche sedi vescovili, mentre in senso assai più generico suonano i vocaboli equivalenti in altre lingue (Städte, villes, towns) e paesi del continente europeo. È un nome che stabilisce una precisa soglia urbana, rispetto ai centri minori, ed evoca un'antica e sempre ribadita tradizione di predominio politico e territoriale. Filo conduttore del percorso delineato dal volume è il tono particolare che la dimensione cittadina continua a mantenere in Italia dall'età comunale in poi: quella vocazione alla centralità che già Carlo Cattaneo aveva rilevato come uno dei "principi ideali" della storia italiana - e non solo dal punto di vista urbanistico e territoriale, ma anche politico, sociale, culturale.