"Grande studio su Baudelaire" è il terzo titolo pubblicato in Italia dello scrittore uruguiano Felipe Polleri, dopo "Germania, Germania!" e "Le poltrone appassite". È la storia di uno scrittore accerchiato, che vive e scrive in condizioni estreme, autore di un romanzo, odioso e odiato, che lo condanna alla ghigliottina: un romanzo su Baudelaire, sacerdote del negativo in letteratura. In "Grande studio su Baudelaire", tra le opere più importanti e radicali dell'autore uruguaiano, Polleri concentra tutte le sue ossessioni: la scrittura come umiliazione sociale; il nonsenso esasperato, le strane e meravigliose combinazioni dell'immaginazione, come antidoti per l'orrore; e il frammento come unica forma narrativa in grado di sondare e raccontare il mondo.