Dipinti, incisioni, sculture, oggetti d'arte restituiscono l'immagine di un'Italia amata e sognata da tutta Europa, il Bel Paese in cui affondavano radici comuni Tra la fine del Seicento e la prima metà dell'Ottocento, l'Italia fu la meta privilegiata di letterati, artisti, giovani signori, membri della società nobile e colta europea che, attraverso il "grande viaggio" potevano compiere un percorso educativo e formativo, segno di un preciso status sociale. L'esposizione e il catalogo vogliono giocare un duplice ruolo: da un lato fornire la rappresentazione di un'Italia composita, di struggente bellezza (quale appariva ai visitatori, soprattutto agli artisti che l'hanno rappresentata), tale da descriverla nella loro raffigurazione come una sorta di luogo sospeso, di stratificazione della memoria e del sapere, un fermo-immagine della storia; e dall'altro presentare la documentazione dei protagonisti stessi che fecero sorgere il mito del "bel paese". La mostra, curata da Fernando Mazzocca con Stefano Grandesso e Francesco Leone, presenta le seguenti sezioni: Le città del Grand Tour, Il fascino delle rovine antiche, L' Italia mediterranea, Il Vesuvio, Viaggiatori e collezionisti, Gli artisti, La bellezza italiana, Il primato italiano tra l'antico e i grandi maestri moderni, Scultura. Copie e derivazioni dall'antico, La scultura moderna, Oggetti d' arte e manifatture del lusso.