Novant'anni di interpretazioni di Gramsci, una mappa per orientarsi nelle letture, nei dibattiti e nelle polemiche - dai giudizi dei suoi contemporanei alla diffusione mondiale della sua fama, soprattutto a partire dagli anni Novanta, quando i marxismi e i marxisti sembravano avviati verso un declino annunciato. Intorno alle diverse interpretazioni di Gramsci che si susseguono e che il libro racconta e spiega - da Gobetti e Prezzolini a Togliatti, da Bobbio ad Althusser, agli odierni 'cultural studies' e 'subaltern studies' diffusi soprattutto nel mondo di lingua inglese, dalle interpretazioni più marcatamente politiche fino alle diatribe storiche e filologiche che hanno corso oggi in Italia nelle sedi scientifiche come nei mass media - si dipana la storia della cultura politica italiana del Novecento e uno dei più significativi aspetti del lascito che essa ha saputo trasmettere alla cultura mondiale di questo secolo. Comprendere i motivi della presenza di Gramsci e la sua originalità è una tappa ineludibile per capire da dove viene la sinistra italiana e quali sono oggi le potenzialità del pensiero critico e del marxismo nel mondo.