Il testo narra la vicenda pubblica e privata della famiglia Piccolomini e della sua grande opera di ricostruzione della città di Pienza, con particolare riferimento alla figura finora poco studiata del conte Silvio Piccolomini, personaggio preminente del Novecento senese. Dalla lettura dell'opera si potrà meglio comprendere l'importanza della rinascita della città nel Novecento, dopo secoli di oblio, impresa compiuta da una famiglia che amò la cittadina di Pio II in modo straordinario: i Piccolomini si legarono alla storia di Pienza e della sua comunità con grande slancio di entusiasmo e di generosità, consapevoli del peso della cultura e della storia nel tempo al di là della contingenza e dei suoi interessi transitori.