Mentre inseguiva le sue allucinazioni, Nerval riuniva in volume i suoi ritratti della follia, sotto il titolo Gli Illuminati. I singoli ritratti erano nati dalla curiosità per gli enigmi della mente, che erano i suoi. Attraverso le vite degli altri Nerval scriveva - nelle analogie e nelle discordanze - la propria autobiografia esistenziale. Scacciata dall'irrazionale del sogno e della follia nelle opere di fantasia, la ragione tornava a essere, nei racconti biografici, la misura delle cose - tuttavia con la sfida di parlare di sé nel sottotesto, mentre il discorso del testo dissolveva le manie e le farneticazioni dei suoi eccentrici eroi.