"Gli Ecatommiti" (raccolta di "cento novelle" distribuite in 10 "deche", sul modello del Decameron), è una delle maggiori raccolte di novelle italiane del Cinquecento, opera grandiosa di Giraldi Cinzio (Ferrara, 1504-ivi, 1573), pubblicata per la prima volta nel 1565-1566. Benché segnata dal clima della Controriforma, che domina l'orizzonte culturale italiano ed europeo dopo il Concilio di Trento, l'opera di Giraldi Cinzio si distingue per il vigore della costruzione letteraria e la straordinaria e vivace apertura sperimentale verso generi diversi (il poema, la tragedia, l'oratoria e naturalmente la novellistica) che caratterizza l'attività letteraria dello scrittore ferrarese, all'origine di uno strepitoso successo europeo. Negli "Ecatommiti" è stata riconosciuta la fonte di vari drammi shakespeariani ("Misura per misura", "Otello", ecc.). Dopo l'ampia circolazione cinque-seicentesca, l'opera, di grande mole, ha conosciuto solo edizioni parziali. L'edizione a cura di Susanna Villari, docente all'Università di Messina, è la prima edizione moderna condotta con assoluto rigore, con ampio corredo di note storiche e linguistiche, introduzione, nota al testo, indici, che potranno consentire un pieno recupero di questo documento di alto spessore della cultura letteraria italiana del Cinquecento.