L'intreccio tra i mutamenti della struttura economica e gli sviluppi sociopolitici è il perno di questa analisi del destino degli Ebrei nell'Europa minacciata dall'espansione dei fascismi. Nel capitalismo monopolistico a trazione autoritaria gli Ebrei soccombono assieme alla sfera della circolazione e al diritto borghese egualitario. Contro il fascismo, tuttavia, non giova fare appello alla precedente configurazione liberale del capitalismo, dalle cui esigenze funzionali di riproduzione il fascismo si è generato. In vista di una più radicale ricerca di emancipazione, il divieto ebraico di fabbricare immagini di Dio diviene metafora del rifiuto di legittimare ogni immagine di un potere divinizzato.