Una statua di bronzo che il mare riconsegna alla terraferma, uno scultore capace di rivoluzionare l'arte, un conquistatore sconfinato e un lottatore imbattibile: quattro atleti, quattro storie, quattro leggende. "Gli atleti" è un'opera neo-epica, radicata nel mito e nella storia, che evoca imprese e svela tutto il sudore versato dietro ognuna di esse. Un viaggio poetico nel cuore stesso della Magna Grecia, il cui argomento centrale è quello del superamento, del tempo, dei canoni prefissati, dei muri, dei propri limiti. Come descrive nella prefazione Valerio Grutt: «questo è un libro bianco, di marmo e di sale, un libro mediterraneo, antico e futuro come il mito, scritto con intimo furore epico e abilità metrica. Ogni verso è scolpito nella pagina, lavorato minuziosamente, monumentale ma eternamente in movimento. Il libro procede ritmicamente tra le onde, gli occhi lanciati alle scoperte, il clamore di tesori che riemergono nella luce. E ci parlano di noi. Un filo luminoso, un tremore, percorre i secoli e il poeta lo ritrova, lo raccoglie, tra clacson e insegne, alla periferia del tempo. Ne "Gli atleti" di Vanni Schiavoni tutto è vivo e politico, attuale e antico, tutto rimanda a qualcosa di minimo e sconfinato allo stesso tempo.» Prefazione Valerio Grutt.