Seguire le orme del grande oboista e compositore Giuseppe Sammartini, milanese espatriato nella Londra handeliana, significa ricostruire i frammenti di una vita ingiustamente nascosta dal passare del tempo, e nel contempo addentrarsi in altri ambiti che la musicologia ha solitamente trascurato. Giuseppe non fu il fratello meno noto di Giovanni Battista, e finché visse era vero il contrario. Londra, capitale musicale sacrificata ai fasti di Parigi o Vienna, fu in realtà la culla della moderna concezione della fruizione musicale. Il concerto per organo inglese non fu solo un capriccio di Händel, ma il ponte verso il nuovo universo della musica da camera. Su tutto questo vegliò la neonata massoneria moderna, autentico motore di diffusione di nuovi modi e contenuti musicali. La vita e le opere di Giuseppe Sammartini si incrociano con tutto questo, e con altre vite e opere di tanti protagonisti del XVIII secolo, noti e meno noti, di cui il saggio si occupa con rispetto e passione. Un percorso fra misteri e curiosità della storia della musica, alla scoperta di un genio troppo a lungo dimenticato. Prefazione di Cesare Fertoniani.