Giuseppe De Nittis, che nella sua breve vita ha avuto riconoscimenti, fama e benessere come pochi pittori dell'Ottocento italiano, è uno degli artisti più illustri della Puglia. Nonostante abbia lasciato Barletta, sua città natale, molto presto, prima per trasferirsi a Napoli, poi a Parigi, egli mantenne sempre vivi i contatti con la terra d'origine, come documentano i numerosi paesaggi pugliesi che percorrono l'intero arco della sua produzione, dal giovanile dipinto L'Ofantino alla malinconica Guardiana delle oche, eseguito nell'ultimo anno di vita. Ma quest'aspetto della sua produzione, per molto tempo ignorato dalla critica, è solo un tassello della sua opera affascinante, varia e sorprendentemente moderna.