È un vero e proprio "ritratto d'artista" quello che viene dedicato con questo volume a Giulio Ruffini a dieci anni dalla grande mostra antologica promossa dal Comune di Ravenna e curata da Giulio Guberti. Nel segno della più stretta attualità di vita e di lavoro del grande pittore e disegnatore si rinnova, dunque, l'interesse per la figura e l'opera di un protagonista indiscusso della vicenda figurativa romagnola a partire dalla metà del secolo scorso, noto largamente anche sulla scena artistica nazionale. L'incontro con Giulio Ruffini viene qui scandito dalla presentazione di una ricca serie di opere "identificative" del sentire umano e del pensiero dell'artista. Si tratta di dipinti e disegni facenti parte della raccolta privata di Ruffini (si potrebbe dire: i "Ruffini di Giulio Ruffini") la cui importanza supera di gran lunga il loro valore squisitamente figurativo, rivelandosi in questo contesto come silenziosi e discreti "compagni di vita" del loro stesso autore, ma anche "testimoni" e "specchi riflessi" della condizione esistenziale di Ruffini nel proprio procedere creativo.