"Giovanni Fichera è quello che è perché nelle sue fibre si ritrovano frammenti del suo passato, coesistono ricordi struggenti e nel contempo gioiosi del vissuto intenso della sua famiglia, che vengono descritti con grande leggerezza nelle sue storie e costituiscono rumore di fondo e respiro profondo della sua vita di oggi. Questo 'brodo di coltura' fatto di classicità greca frammista agli umori della vita quotidiana, agli odori e ai rumori dei vicoli di Ortigia e del mercato del pesce, ma anche alla sacralità popolare della processione della 'Santa' e alla presenza costante del mare, ha fatto da catalizzatore per lo sviluppo della sua prosa vivace e colorita."