«La radicale assenza, nella cultura romana, di un pensiero escatologico segna una preclusione assoluta rispetto a ogni immaginabile ponte di comunicazione tra giudaismo e romanità. L'etica romana, aristocratica e concreta, deve essere vista di contro alla parresia giudaica, egualitarista ed escatologica: in questa contrapposizione è forse l'estrema sintesi del dissidio che trovò l'esito più violento e sanguinario nelle immagini di Cristo in croce e di Giovanni Battista decapitato.»