L'ottica del libro è strettamente evangelica, e il dato di quelle fonti resta essenziale e normativo, anche se le parole e i silenzi di quei testi aprono alla possibilità di una lettura più profonda. Nel racconto evangelico del cosiddetto tradimento c'è spazio anche per la scoperta di aspetti che non possono essere trascurati, neppure riguardo al caso di Giuda, che non è solo l'archetipo e il modello dell'errata condotta tout court. A suo modo, doveva volere ancora bene a Gesù, se ne piange la sorte e si tormenta al punto da togliersi la vita. È questa la domanda che - senza voler sottrarre la figura di Giuda al suo mistero - soggiace a ogni passo del libro e ne costituisce il filo conduttore.