Il Novecento italiano ha conosciuto una tradizione critica che si è misurata con una sorta di prosa poetica e che ha contribuito alla divulgazione dei temi, delle curiosità e delle opere dei classici. A questa scuola, lontana dalle ideologie e dalle mode più popolari appartiene anche Giovanni Battista Angioletti il cui nome è legato principalmente all'attività svolta all'interno della Rai: qui fu tra i fondatori del Terzo Programma (antenato della rete radiofonica culturale) e direttore della mitica rubrica L'Approdo Letterario. Formatosi nell'ambito dei movimenti cosiddetti "neo-umanisti" del primo Novecento (in particolare nell'ambito del gruppo di intellettuali e scrittori riunito intorno alla rivista "Ronda"), Angioletti fu anche romanziere di successo. D'altro canto, i ritratti qui riproposti a cura di Arnaldo Colasanti sono brevi flash che in un luogo geografico colgono le caratteristiche peculiari degli autori descritti. Sono pennellate veloci, quasi quadri espressionisti destinati a suscitare curiosità intorno al personaggio descritto attraversando luoghi, tempi e culture, da Omero a Orazio, da Foscolo a Flaubert, da Cézanne a Bruegel, da Dostoevskij a Tolstoj.